Il Consiglio dei ministri nell’approvare il c.d. “Decreto Milleproroghe” (Decreto Legge Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi), ha dato il via libera all’inserimento di una misura volta a rinviare l’applicazione del nuovo “vincolo triennale” introdotto dal Decreto 36/2022 (convertito nella Legge 79/2022).
In ragione di tale emendamento, il nuovo vincolo troverebbe applicazione solo a partire dalle operazioni di mobilità per l’anno scolastico 2024/2025. Dalla lettura del testo, si evince che tutti i docenti neoassunti nell’anno scolastico 2022/2023 potranno presentare domanda di mobilità non essendo soggetti al vincolo triennale di permanenza nella sede di immissione in ruolo.
TESTO APPROVATO:
Comma 12, articolo 5: La disposizione di cui all’articolo 13, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, si applica a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025
Ricordiamo che con il decreto 36/2022 (convertito in legge 79/2022- legge di riforma del reclutamento partorita dal Ministro Bianchi) è stato introdotto un nuovo vincolo triennale (già disciplinato dall’art. 13 comma 5 del D.lgs 59/2017) che avrebbe impedito di produrre domanda di mobilità a tutti i docenti immessi in ruolo dal 1.9.2022.
Ora, con la norma approvata ieri dal Consiglio dei Ministri, tale vincolo dovrebbe trovare applicazione solo a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025.
Auguriamoci che tale abolizione di vincolo operi non solo nell’ambito delle operazioni di trasferimento provinciale ma anche per le domande di mobilità interprovinciali.
Terremo informati sull’evolversi della questione.
E’ inevitabile sottolineare, tuttavia, che la mobilità nella scuola continua a “viaggiare” tra deroghe, proroghe e rinvii, ennesimo esempio dell’incapacità decisionale e dell’incompetenza dei decisori politici e dell’apparato amministrativo.