CHE FINE HANNO FATTO I PERCORSI ABILITANTI 2024/25?

La realizzazione della riforma Bianchi del reclutamento è stata finora un percorso a ostacoli, con continue battute d’arresto e improvvise accelerazioni.

I punti critici dei nuovi percorsi abilitanti:

  1. i costi esorbitanti, se si considerano le modalità di erogazione del servizio: fino a 2500 euro anche per i percorsi da 30 CFU interamente online (gli unici che non si fatica a individuare e seguire da fine maggio scorso);
  2. la mancanza di una piattaforma, di un’applicazione o di una pagina dedicata del Ministero dove gli interessati possano individuare in tempo reale i bandi ancora aperti nella giungla degli atenei fisici e telematici, o dove sia possibile fare una ricerca per classe di concorso e area geografica (fantascienza!)
  3. la farraginosa definizione delle varie tipologie di percorsi;
  4. l’endemico ritardo con il quale il ministero emana i decreti interministeriali propedeutici all’avvio delle procedure di competenza da parte degli atenei: basta ricordare cos’è accaduto a maggio/giungo 2024, quando la procedura ha subito un’improvvisa accelerazione in vista delle procedure di aggiornamento delle GPS, con gravi ripercussioni sulle graduatorie stesse. In breve, nel mese scolastico più impegnativo i docenti si sono ritrovati a fare una caccia all’abilitazione e un tour de force per scavalcare colleghi e contendersi le future supplenze; le GPS sono state prorogate su richiesta della Conferenza dei Rettori Italiani (il tutto in pieni esami);
  5. soltanto pochi giorni fa, il MIM ha emanato una nota con la quale avvisa gli atenei che è in fase di elaborazione il decreto interministeriale per la determinazione del contingente del personale che svolgerà compiti tutoriali.

Ci sono, inoltre, quesiti senza risposta:

  1. se i neoassunti da concorso PNRR che hanno altra abilitazione o sono specializzati sul sostegno (potrebbero averle conseguite dopo il bando di concorso), possono seguire il percorso da 30 CFU interamente online;
  2. i vincitori di concorso su classi di concorso per le quali sono accreditati solo uno o pochi atenei in tutt’Italia avranno problemi a frequentare il corso mentre svolgono la supplenza annuale;
  3. per problemi organizzativi, chi deve svolgere il tirocinio ha dovuto in molti casi rinunciare alle supplenze o chiedere aspettative;
  4. le scuole sono state “forzate” ad accogliere una numero elevato di tirocinanti, con la conseguenza che anche docenti che non avevano dato la disponibilità ad accoglierli nelle classi hanno dovuto farlo (ma i docenti sono purtroppo abituati a queste prassi!);
  5. ci troviamo in una situazione paradossale, ma consueta, nella quale sono i corsisti/tirocinanti a doversi preoccupare in questa fase per sapere se la scuola dove lavorano è accreditata con l’ateneo di interesse e se c’è un collega disposto a fargli da tutor;
  6. gli atenei sono sempre sotto pressione per organizzare i percorsi perché il MIM non emana di provvedimenti di sua competenza con il dovuto anticipo, per cui i tempi sono sempre stretti per completare i percorsi (vedi il caos dello scorso mese di giugno; i corsisti arrivano con l’acqua alla gola e le cose non cambieranno per il secondo ciclo, visto che siamo a inizio dicembre e ancora in alto mare;
  7. percorsi da 36 CFU: parliamo di quei percorsi destinati a coloro che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31/10/2022 (che si sono rivelati anche inutili ai fini dell’inserimento nelle GPS 2024/26) e la cui attivazione era prevista per il secondo ciclo 2024/25. Nel periodo transitorio (ossia fino al 31/12/2024), i 24 CFU consentono la partecipazione ai concorsi, successivamente se ne potrà chiedere soltanto il riconoscimento. Ad oggi, nessun ateneo fornisce informazioni sui questa tipologia di corsi: alcuni hanno previsto che i docenti in possesso di questi crediti si iscrivano ai percorsi da 60 CFU e chiedano poi il riconoscimento dei crediti di cui sono già in possesso, ma hanno limitato il riconoscimento a 12 crediti. Non è ancora chiaro neanche se saranno erogati soltanto per i vincitori di concorso o per tutti gli interessati, se saranno a numero chiuso o meno.

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